22 marzo 2013

La sfida de I Provenzali per l'Earth Hour



Domani, 23 marzo, ci sarà l'appuntamento annuale con l'Earth Hour per la sensibilizzazione collettiva al riscaldamento globale del pianeta. Dalle ore 20.30 alle 21.30 si spegneranno per un'ora monumenti, uffici e case, non solo come azione simbolica, ma come dimostrazione che un cambiamento è attuabile.
Il principio dell'iniziativa è quello racchiuso nel motto "I will, if you will". Tutti, dalle grandi aziende, ai singoli individui, si cimenteranno in delle vere e proprie sfide se si raggiungerà un obiettivo, ovviamente parliamo di obiettivi volti a sostenere il pianeta. 
Partecipe attiva dell'iniziativa sarà anche il Saponificio Gianasso dei Provenzali che, ormai da anni , collabora con il WWF. L'obiettivo che si è prefissato è la realizzazione del sapone solido più lungo del mondo se almeno 500 singoli si impegneranno a installare, nelle proprie case, dei riduttori di flusso, per un risparmio sia energetico che idrico.
L'azienda da sempre è impegnata in campagne di produzione industriale eco-sostenibile come l'utilizzo di materiali interamente riciclati per i propri prodotti e il rimboscamento per compensare le proprie emissioni industriali.
Che altro dire? Bravi, italiani ed eco-friendly, come direbbe il nostro amico George: what else? 
E voi, che sfida accetterete?

21 marzo 2013

L'eyeliner ergonomico NYX, per un cat eye da manuale


Alzi la mano chi non ha mai vissuto un'esperienza di questo tipo! E tu che non la stai alzando, tranquilla, lo sappiamo che stai mentendo. 
Tracciare una linea di eyeliner è come disinnescare una bomba: hai il 50% di possibilità di fare un disastro e non sai mai quale dei due comprometterà tutta la situazione.
A tal proposito corre in nostro soccorso NYX con il suo eyeliner ergonomico. La forma curvata, ad ala di gabbiano, rende l'applicazione facile e quasi guidata perché si adatta esattamente la forma della mano. 
Da oggi in poi niente più occhi da panda, ma solo cat (siamesi) eyes. 



20 marzo 2013

Spread happiness




Quando ho aperto blogger oggi, ero partita con l'intenzione di scrivere un altro articolo, ma poi ho letto da qualche parte che oggi è stata indetta dall'ONU la prima giornata internazionale della felicità.
Lo so, il tempo fa schifo (o per lo meno qui a Roma piove da giorni come se fosse la stagione dei monsoni, sto prendendo in considerazione l'idea di rompere una sedia e ricavarne due remi per pagaiare in caso di necessità), c'è la crisi, la disoccupazione al 30%, non abbiamo un governo e nelle polpette dell'Ikea c'è la carne di cavallo. Inoltre non sarebbe così improbabile che i Maya abbiano sbagliano le previsioni di qualche mese e che quindi un asteroide abbia puntato il nostro paese. Sì, sicuramente non finirebbe negli Stati Uniti dove si svolgono tutti i film apocalittici, è decisamente più probabile che si schianti sulla mia macchina, dopo averla appena lavata, interni inclusi. 

Perciò, fatte tutte le considerazioni del caso direi che per un giorno ci possiamo prendere una pausa (nel mio caso per guidare un'ultima volta la macchina, visto l'asteroide che ci sta per schiantare sopra). 
Tutti i vari link su FB riportano quelle frasi tragiche e terrificanti che vi lanciano moniti del tipo:

"Vivi ogni giorno come se fosse l'ultimo"

Sai che angoscia? Forse sarebbe meglio pensare che di giorni ce ne saranno tanti, e belli. Se metto in conto che domani crepo, non vado di certo da quel gran bel pezzo di manzo del vicino a dirgli che sono così tanto innamorata di lui che sarei disposta a cucinargli muffin finché diabete non ci separi.
Piuttosto mi chiudo in casa e mangio il mondo, incluso un panetto di burro come fece Izzie in Grey's Anatomy.
Né tanto meno prenderò coraggio per andarmi a iscrivere a quel corso di Origami in carta igienica che è sempre stata la mia passione da quando ho imparato ad usare il vasino, magari li uso per comprarmici un'altra macchina (sempre perché la mia sta per essere sbriciolata dall'asteroide e la seconda la lascio parcheggiata a Hong Kong, tanto per sicurezza). 

Insomma, vi propongo di ribaltare la questione e pensare che i tanti giorni che verranno saranno tutti un'occasione per fare, e per fare meglio e non che il giorno che stiate vivendo sia l'ultimo che vi è rimasto, ma che tutti gli altri siano una lunga possibilità per realizzare grandi cose. Quindi prendetevi una pausa, non tanto dalla vostra vita, ma dai brutti pensieri. Trovate qualcosa che oggi vi renda felici (non sto parlando di funghetti allucinogeni, quelli è più probabile che vi facciano volare da un palazzo e schiantarvi sopra alla mia macchina), piccola o grande che sia. E magari perché no, fate qualcosa che renda felice anche gli altri, ovviamente non sto parlando di andare a curare i lebbrosi, ma magari andare a trovare un amico che sta un po' giù accompagnati da una cesta di muffin, quella che il manzo di vicino non ha voluto perché è vegano!

Quindi, Spread Happiness.




A tal proposito vi lancio la palla. Ditemi quello che vi rende felice, senza andare a pescare nei sogni nel cassetto delle varie Miss Italia per cercare la pace nel mondo e l'amore fra le genti. Cose piccole, banali, semplici e facilmente reperibili.
Magari si crea una piccola catena, non come quelle che girano per mail del tipo "fra 7 giorni morirai" o "avrai 3 gemelli" che più o meno è la stessa cosa. 
Per farlo potete usare Twitter o Instagram usando gli hashtag #spreadhappiness #giornatainternazionedellafelicità e taggando i vostri amici, o se preferite su Fb, in quel caso avete carta bianca, fatelo con una nota, un link nei gruppi, come vi pare!
Comincio io, una delle cose mi mette più allegria è questa:

19 marzo 2013

Kiko festeggia 1 milione di fan su FB





Let's party!

Kiko raggiunge il milione di fan su Fb e noi ci guadagniamo. Cliccando mi piace sulla pagina fb di Kiko sarà possibile accedere alla sezione 1 Million Fans dove, dopo aver compilato un piccolo form, riceverete un coupon per ritirare gratuitamente uno smalto. 
Gli smalti gratuiti sono quelli in vendita al prezzo di 3.90€. Il premio è ritirabile nei punti vendita senza obbligo di acquisto e negli store online con una spesa minima di 20€. La promozione è valida dal 14 marzo al 14 aprile. Nel caso aveste difficoltà ad accedere alla sezione riprovate in un secondo momento visto che la Kiko ha già dovuto interrompere l'iniziativa per modificare l'applicazione affinché supportasse l'elevato numero di accessi.

Che aspettate? Allo smalto non si comanda (specie se gratis)!

16 marzo 2013

DIY: Customize...your shirt


Piccolo DIY per modificare una camicetta, semplice e facile da realizzare. 
L'altro giorno ero alla ricerca di una camicia da mettere sotto ad una felpa un po' particolare, ha le maniche corte e una lunghezza irregolare (davanti è più corta mentre dietro è più lunga), inoltre ha delle piccole borchie, spike e brillantini sulle spalle. 







Dopo averne provate diverse, la mia scelta è ricaduta su una semplice camicia bianca acquistata da Promod anche perché la felpa era già ricca di dettagli e non volevo appesantire il tutto. 






Dopo averla provata l'effetto era carino, ma forse era un po' troppo da scolaretta, ecco allora il flashback! L'altro giorno, da Pimkie, avevo visto una camicia di raso rosa (sopra la panca la capra campa) con delle perle piuttosto evidenti sulla punta del colletto, idea!


Ho frugato nella mia vecchia scatola da lavoro del patchwork (gloria adolescenziale) e ho riesumato delle scatole di perline color panna e verde menta chiaro. 



A quel punto ho fatto delle prove appuntandole al colletto con degli spilli, giusto per vedere quale forma era più adatta o come mi sarebbe piaciuto posizionarle e infine le ho cucite. 































 Ripeto che non è complicato, né chissà quanto rivoluzionario, ma potrebbe essere un'idea carina per rinnovare una camicia o personalizzarla.





15 marzo 2013

Smalti Faby for him

La differenza fra uomo e donna è sempre più sottile, uomini che indossano i leggins, donne con gli abiti dal taglio strettamente maschile, la parità fra i sessi è anche un'osmosi di abitudini e  peculiarità alle quali non poteva mancare all'appello lo smalto.
Da anni simbolo di icone del punk del rock, lo smalto sta iniziando a diventare anche un must fra gli uomini, quasi come un accessorio da indossare abbinato, per esempio, alla cravatta. 



Un esempio è stato Max Gazzè che l'ha sfoggiato sul palco dell'Ariston durante l'ultimo Sanremo. Sulla scia di questo trend la Faby nails lancia una linea di smalto per uomo, anche dal finish matt, e di cui è testimonial d'eccezione Morgan. Chi altri se non il cantante più alternativo ed eccentrico del panorama musicale italiano? 
E voi che ne pensate? Serviranno flaconi di solvente più grandi?











14 marzo 2013

Yankee Candle, per una casa che profuma di ricordi

























Ogni grande progetto che si rispetti inizia così, per caso, e anche le Yankee Candle, famosissime in tutto il mondo e di moda fra blogger e youtuber, sono nate casualmente.
Torniamo indietro al 1969 quando l'allora sedicenne Mike Kittredge, troppo povero per comprare un regalo per sua madre, sciolse i suoi Crayons per farci una candela da regalarle. La vicina ne rimase affascinata e, dopo tante e insistenti richieste, riuscì ad ottenere che il ragazzo gliela vendesse. Con i soldi ricavati comprò la cera per realizzare altre due candele, una per la madre e un'altra da vendere: così nacque il business delle Yankee Candle.

Le profumazioni di queste candele spaziano dalle più classiche a quelle più insolite, il tutto basato sulla Fragrance Experience. Ogni profumo, ogni nota olfattiva richiama un'esperienza, un ricordo, un'emozione o una situazione. Ecco allora che vedono la luce fragranze come Clean Cotton che riportano alla memoria il bucato steso al sole e che profuma l'aria di pulito e fresco, oppure Christmas Cupcake che ricorda i pomeriggi passati in famiglia a preparare i dolci di Natale e leccare il cucchiaio sporco di impasto o Midsummer Night, per ritornare a quelle notti d'estate passate con gli amici a chiacchierare fino a mattina. 


I prezzi non sono esattamente economici, ma ciò non ha impedito a queste candele di diventare fra le più vendute al mondo proprio per via delle loro fragranze originali. 
Altra nota di merito è il packaging. Racchiuse in eleganti jar di vetro possono essere riutilizzate come pezzi di arredo per la cucina, come porta bon bon e le più grandi anche come porta biscotti o barattoli per lo zucchero e il sale. Sono disponibili anche sotto forma di tart, sample e tea light, insomma, ce ne sono per tutti i gusti. 

Un piccolo tip, se comprate le tart (hanno la forma di una vera e propria tartina) munitevi anche di un brucia essenze/olii perché non hanno lo stoppino. La cera non si consumerà, saprete che dovrete gettarla via quando non emanerà più odore, la loro durata è fino a 8 ore.

In Italia solitamente vengono vendute al reparto casa della Coin, ma in diverse città esistono anche corner specializzati. Sono inoltre acquistabili online su siti come QVC, ebay e sul sito inglese di Yankee Candle 






13 marzo 2013

Long Live Fashion! La campagna di riciclo tessile di H&M




























Le grandi catene del fashion low cost sono sempre più sensibili alla questione ambientale e anche H&M decide di fare la sua parte! Da fine febbraio, il famosissimo brand ha indetto la campagna Long Live Fashion! per il riciclo del tessile grazie alla quale potrete disfarvi dei vostri capi in maniera eco-sostenibile, ottenendo un piccolo rimborso. Basterà portare nei loro negozi i vostri abiti inutilizzati, di qualsiasi marchio e in ogni condizione, in cambio otterrete un buono sconto di 5€ (non cumulabile) da utilizzare su una spesa minima di 40€. Ogni cliente può portare fino a due sacchetti, di media grandezza, al giorno. 

Con questa campagna H&M vuole ridurre l'impatto dell'industria tessile sull'ambiente e non trarrà personali profitti, ma anzi, per ogni chilo di indumenti riciclati devolverà 0.02€ a un'associazione benefica locale.
Tutti gli indumenti verranno classificati e divisi manuale in quattro categorie:

Reindossabili: verranno immessi di nuovo sul mercato mondiale come capi di seconda mano

Riutilizzabili: saranno tutti quei capi che non sono più nelle condizioni di essere indossati e quindi verranno utilizzati come stracci per le pulizie 

Riciclabili: gli indumenti non più utilizzabili saranno riconvertiti in altre fibre tessili utilizzate per esempio nell'industria automobilistica

Energia: saranno tutti quegli abiti da cui non si possono ricavare fibre tessili e che perciò verranno convertite in energia

Quanti di noi hanno nell'armadio quell'orribile maglione alla Bridget Jones che ci ha regalato la zia a Natale? O quel vestito comprato all'ultimo minuto per un matrimonio solo perché non abbiamo trovato niente di meglio. Se non sapete cosa farne e vi dispiace buttarli, questa è un'ottima occasione, non trovate? Perciò date fondo all'armadio e Long Live Fashion!

11 marzo 2013

Review: Jungle, il balsamo solido di Lush

Lo so, ormai quella per Lush è una specie di ossessione, ma sono letteralmente innamorata di questo brand così come dei loro prodotti, alcuni più, alcuni meno. 
In questo caso parliamo di Jungle, uno dei loro balsami solidi. 


I vostri capelli sono una giungla? Non aspettate che diventino ingestibili come liane! Jungle può domarli e renderli pettinabili grazie al suo gran mix di frutta esotica.
L'avocado rilascia le proteine, il burro di cacao e i fichi il nutrimento, le banane l'effetto emolliente. 




Come sempre sono del parere esattamente opposto a quello della descrizione. A mio avviso questo balsamo è indicato per tutte quelle persone che non hanno problemi di districabilità. Premetto che io ho i capelli ricci, ne ho tanti e sottili, quindi la prima cosa che chiedo da un balsamo è che li renda pettinabili e Jungle non lo fa. A fine lavaggio li lascia senza dubbio morbidi e soffici, la differenza si nota, ma sotto la doccia mi è impossibile pettinarli nonostante arrivino a metà collo.

Altra cosa che non amo particolarmente è il tipo di utilizzo. La Lush suggerisce di passarlo delicatamente sui capelli ancora insaponati; ho seguito il loro consiglio, ma così facendo non mi rendo conto di dove l'ho passato, se effettivamente mi sta ammorbidendo o se ha un qualche effetto. 
Una delle commesse mi ha suggerito di romperne un pezzetto, strofinarlo fra le mani finché non diventa una specie di cremina e poi passarlo sui capelli. Stessa storia, ho provato anche questo metodo, ma il balsamo non si scioglie (l'ho sfregato tanto tra le mani che mi facevano quasi male) o per lo meno si scioglie pochissimo ed è come non passare nulla sui capelli.

I lati positivi sono il suo essere allo stato solido, e quindi facilmente trasportabile anche nel bagaglio a mano, e la sua durata; infatti essendo sotto forma di panetto si consuma molto lentamente e dura tanto. Il mio era un campioncino che sarà stato grande 1/4 della dimensione originale e ci avrò fatto tra i 5/6 lavaggi e si è dimezzato solo perché ne ho staccati dei pezzetti, altrimenti sarebbe molto più grande. 

Il profumo lo trovo piuttosto maschile, non è dolce, ma fresco e un po' legnoso per via dell'olio di cipresso, cedro e vetivert. Il prezzo è di 5.95€ al pezzo.

In sostanza non ve lo consiglio, si può trovare di meglio, a molto meno e decisamente più facile da usare!



10 marzo 2013

Pulizia dei pennelli con olio e detersivo






















Cercate un metodo facile, veloce ed economico per pulire i vostri pennelli? Questo è quello che fa per voi. Non c'è bisogno del Brush Cleanser, né degli shampoo per bambini, né di saponette particolari; vi servirà solo dell'olio di oliva e del detersivo per i piatti!

Il metodo non è di mia invenzione, l'ho visto in un video di Michelle Phan (che vi riporto qui di sotto), ma l'ho sperimentato di persona e ve lo riporto nel caso non lo conosceste o non vi andasse di guardare il video che è in inglese. 
Il metodo è semplicissimo, vi serve dell'olio di oliva, ma va bene anche un qualsiasi altro olio, che sia di semi, di mandorle, di jojoba. Ovviamente vi consiglio quello d'oliva perché lo abbiamo tutti in casa e non dovete andare a comprarlo. 
L'altro ingrediente fondamentale è il sapone per i piatti. Nel video Michelle Phan ne consiglia uno antibatterico per uccidere appunto tutti i batteri, ma potete utilizzare tranquillamente quello che avete in casa.


Step 1 - Mischiate in un piatto (coccio o plastica è indifferente) un po' del sapone e un po' dell'olio. Fate attenzione a non esagerare con l'olio, non mettetene mai una quantità maggiore rispetto al detersivo.

Step 2 - "Spennellate" i vostri pennelli all'interno di questa mistura così da far scogliere le polveri o i liquidi che si trovano nelle setole. Passateli all'interno come se steste dipingendo sul piatto e fatelo fin quando non vi sembra che il pennello abbia smesso di rilasciare il fondotinta, l'ombretto etc.

Step 3 - Una volta ripetuta l'operazione per tutti i pennelli risciacquateli con acqua tiepida e metteteli ad asciugare. Io solitamente li posiziono su una mensola sopra al termosifone di modo tale che stiano orizzontalmente e vicino ad una fonte di calore non troppo aggressiva come potrebbe essere il phon. L'ideale sarebbe metterli a testa in giù, ma non ho ancora trovato un modo per capovolgerli senza che le setole si deformino. Non mi piacciono nemmeno quella specie di retine che consiglia Michelle nel video perché mi danno l'idea che i pennelli si asciughino nella loro stessa umidità. 

Ritengo che questo sia il miglior metodo per pulire i pennelli che io abbia mai provato. E' davvero economico perché sono tutti ingredienti che trovate in casa, il detersivo li deterge bene mentre l'olio d'oliva lascia le setole morbide. C'è uno spreco minimo di prodotto (con lo shampoo per bambini se ne consuma molto di più) così come di acqua visto che prima li insaponate tutti e poi li risciacquate. Aggiungo un'ultima cosa: credevo che con questo metodo i pennelli sarebbero rimasti untissimi e avrei dovuto insaponarli più e più volte, invece li ho dovuti tenere molto meno tempo sotto il getto dell'acqua di quanto facessi solitamente. Metodo stra-promosso!

Questo è invece il video che di Michelle Phan, per una dimostrazione "dinamica".


8 marzo 2013

ModelsOwn propone gli smalti che vanno in frigo






Giornate uggiose, cielo coperto e pioggia a catinelle. La tanto agognata primavera sembra tardare ad arrivare, ma a portarci uno sprazzo di caldo e bel tempo ci pensa la ModelsOwn con i suoi smalti fluo. Vi starete chiedendo: che cosa c'è di così innovativo in degli smalti dai colori neon e accesi? La risposta è il metodo di conservazione. Per mantenere il colore brillante bisogna tenerli in frigo! Non demordete, l'estate arriverà presto, intanto date alle vostre unghie un tocco di freschezza con questi smalti.
Gli smalti saranno disponibili online su modelsownit.com dall 20 marzo e dal 22 in tutti i negozi Boots
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