20 dicembre 2012

Open Baladin, il paradiso della birra artigianale


Come primo articolo, mi sembrava carino iniziare mostrandovi alcuni posti dove sono stata di recente e che mi sono piaciuti particolarmente. Durante il percorso di questo blog vorrei raccontarvi appunto di pub, sale da tè, bar e ristoranti così da potervi consigliare dei luoghi dove consumare una deliziosa cenetta o anche solo gustarvi un caffè avvolte da un'atmosfera particolare o caratteristica.

Iniziamo con il primo, ovvero l'Open Baladin Roma. Questo pub si trova in Via degli Specchi 5/6 a Roma e senza alcun'ombra di dubbio, il suo punto di forza è uno: la birra. Come entrate nel locale non potete non rimanere affascinati dalla gigantesca parete centrale dove, su ogni singolo scaffale, troneggiano innumerevoli birre. La parola innumerevoli, in questo caso, non è retorica! Ci sono infatti più di 100 birre in etichetta provenienti da tutto il territorio nazionale. Oltre alla quantità, c'è la qualità, infatti potrete trovare ben 40 birre artigianali che vengono servite a rotazione, tant'è che la carta delle birre varia di giorno in giorno.


Queste vengono servite in bicchieri da 0.33cl tutte al costo di 5.00€ al bicchiere a prescindere dalla tipologia; decisamente vantaggiosa la possibilità di acquistarle take away in occasione di serate speciali o per degli abbinamenti particolari. Qualora foste dei profani della birra come me(non ne sono affatto un'intenditrice, né, ahimè, un'amante) potrete limitarvi a decidere fra una chiara o una scura e la/il cameriera/e vi saprà consigliare in base ai vostri gusti.

Il menù è decisamente accattivante, le proposte oscillano fra i classici hamburger e hot dog fino alle insalate e piatti vegetariani, ciascuno dei quali trova delle varianti originali e nostrane ai classici piatti da pub. Fra i vari ingredienti c'è il battuto, la bufala, addirittura il pane di Bonci, definito il maestro supremo della pizza e del pane, e ketchup e maionese sono realizzati a mano. Io e le mie amiche abbiamo preso una birra (la mia era una chiara dolce, mi pare fosse la Enkir) e le Fatate, patate a pezzi fritte e, a mio modesto avviso, prelessate per evitare un'eccessiva frittura. Ecco, questo è stato l'unico neo: le patate erano insipide, ancora con la buccia(ok che ho mangiato anche le bucce fritte di patata e mi sono piaciute tanto, ma le patate con la buccia ancora attaccata mi disturbano) e non troppo cotte. Fortuna che c'era la salsa barbecue a coprirne il (in)sapore.

Per il resto il posto è davvero grazioso, luci soffuse in stile pub, sgabelli magari non troppo comodi specie perché non si sa dove appoggiare cappotto e borsa. La presentazione dei cibi è molto curata: le patate vengono servite in un cestello di acciaio con degli spiedini e la salsa barbecue è avvolta in un cartoccio di carta. La prossima volta proverò senza dubbio le chips della casa con liquirizia.

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